Il Mulino Moscati
è stato costruito nel 1780
Da sempre appartiene alla famiglia Moscati, Marchesi di Poppano e Baroni di Olevano. La stessa famiglia di San Giuseppe Moscati, il medico Santo che visse e operò a Napoli all’inizio del XX secolo.
Per oltre duecento anni la macina del mulino ha girato incessantemente per produrre farina per la comunità locale
Quando l’ultimo custode, Cenzino (Vincenzo Torraca) è andato in pensione si è pensato di dare nuova vita al Mulino.
Così, dopo un restauro durato 3 anni, nel 2009 il Mulino ha riaperto le porte all’accoglienza.
Sono state ricavate 4 camere, un ristorante e un bellissimo giardino panoramico.
Il restauro ha valorizzato le volte e gli archi in pietra
Le vecchie travi in castagno sono state restaurate, alcune rimesse al loro posto, altre piallate e utilizzate per costruire le porte della sala ristorante. Le vecchie porte sono state sistemate e rimesse nelle camere, alcune al loro posto, altre come testate dei letti o come ante degli armadi.
L’antica macina è stata recuperata
e fa bella mostra di sé davanti al portone di ingresso
Ogni intervento architettonico è stato compiuto nel rispetto dei materiali e della vocazione territoriale. Pietra e legno per consolidare le vecchie strutture. Vetro e acciaio per creare degli innesti moderni.
Ceramica vietrese nei bagni e nel pavimento dell’ingresso dove campeggia lo stemma di famiglia decorato a mano
Nel 2023 un ulteriore intervento ha completamente riqualificato energicamente il fabbricato con la sostituzione di tutti i condizionatori, le caldaie e i pannelli solari.
Dal giardino si gode una vista spettacolare della Piana con all’orizzonte il mare
Guardando verso destra si vede la Costiera Amalfitana che termina con l’isola di Capri, e verso sinistra il Cilento con Punta Licosa. Il mare si raggiunge in pochi minuti di macchina.
Il giardino è lo spazio ideale dove per rilassarsi al fresco degli alberi e inebriarsi col profumo dei fiori. Dove in estate si gode la prima colazione e la cena.